di Saverio Biscaldi
Il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il provvedimento sottoscritto il 23 giugno 2021 dal capo dipartimento Giuseppe Blasi ha disciplinato la costituzione del comitato della sostenibilità vitivinicola.
Il testo in particolare disciplina i compiti che svolge il comitato nonché la sua composizione.
In particolare al comitato della sostenibilità vitivinicola (CoSVi) sono attribuiti i seguenti compiti: 1. definizione del disciplinare della sostenibilità vitivinicola e successivo aggiornamento; 2. definizione del sistema di monitoraggio della sostenibilità della filiera vitivinicola, ivi compresa la determinazione dei criteri per l’individuazione del campione delle aziende a carico delle quali condurre l’indagine; 3. individuazione degli indicatori necessari alle valutazioni della sostenibilità della filiera vitivinicola; 4. supporto al Mipaaf nella fase di confronto e consultazione del partenariato economico e sociale sui contenuti del disciplinare.
Sono componenti del CoSVi: a) due rappresentanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;b) quattro rappresentanti delle Regioni e Province autonome;c) due esperti del CREA, di cui uno afferente al Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia ed uno al Centro di ricerca per la Viticoltura ed Enologia; d) un rappresentante di Accredia; e) a titolo consultivo, un rappresentante per ciascuno dei sistemi di valutazione della sostenibilità nel settore vitivinicolo facenti parte del Gruppo di lavoro per la Sostenibilità in Vitivinicoltura (GLSV), esistenti a livello nazionale alla data di entrata in vigore del presente decreto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale;
Il disciplinare alla base del sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che sarà oggetto di revisione con cadenza almeno annuale, riporta l’insieme delle regole produttive e di buone pratiche finalizzate a garantire il rispetto dell’ambiente, la qualità e sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini, nonché un adeguato reddito agricolo.
L’adesione al Sistema di certificazione della sostenibilità vitivinicola è volontaria e può avvenire da parte di aziende singole o associate.
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